IL BRACCIO E LA MENTE


Il peso dei punti importanti, come gestire l'ansia di vincere durante il match

"Durante la partita di un torneo mi succede, spesso, nelle situazioni di vantaggio (per esempio 40-0; 40-15; oppure 5-2 o 5-1 game) di entrare in uno stato di ansia per la paura di perdere il game o addirittura il set. Ormai è un paio d'anni che "soffro" di questa situazione, soprattutto in tutto il primo periodo della stagione." (Lorenzo, 28 anni)
Esiste qualche "tecnica mentale" per superare questo stato d'ansia?"
Una mia allieva Under 12, che non ha mai ribaltato una partita, di solito vince il primo e poi si spegne..." (Corrado)


Ho ricevuto due richieste distinte, ma che affrontano problemi analoghi anche se su piani opposti, da parte di un tennista agonista e un maestro. Esse parlano di situazioni assai frequenti. In allenamento, dobbiamo riconoscerlo, non siamo soggetti alle stesse preoccupazioni dell'incontro. In allenamento cerchiamo di affinare la tecnica, di prendere coscienza e consapevolezza delle nostre capacità. Se sbagliamo un colpo, ci rammarichiamo, ne riproviamo un altro. In partita, se sbagliamo un colpo perdiamo un punto! Con tutte le situazioni che ne conseguono; abbiamo un avversario che farà di tutto per non metterci nelle condizioni migliori per giocare; sentiremo addosso il peso del significato del punto che ci apprestiamo a giocare (sia che ci porti alla vittoria, sia che ci eviti una sconfitta).
E allora? Allora iniziamo col dire che se vogliamo evitare di trovarci sotto 40–15 sarà bene che giochiamo con la dovuta attenzione i primi 15 e non ci riduciamo a fare i conti e fare attenzione quando oramai siamo sotto 30 a 0! Impariamo a considerare ogni punto con la solita importanza: i primi perchè ci consentono di "mettere fieno in cascina" e trovarci in vantaggio, gli ultimi per concludere positivamente un'operazione costruttiva o per evitare che il nostro avversario riesca a concretizzare il suo progetto di vittoria.
Il nostro allenatore dovrà abituarci, in allenamento, a giocare colpi sotto pressione, con allenamenti che comportano "penalità" in caso di errore! Attenzione!! Ho parlato di penalità e non punizioni!!  Sono "sollecitazioni" totalmente diverse. Si narra di un famoso "Maestro" che, per punizione, faceva correre gli allievi tra le ortiche o gli faceva raccogliere le palle mentre lui svuotava il cesto… Li incattiviva da morire, a tal punto da suscitare in loro l'odio per colui (l'avversario) che li ostacolava nella vittoria. I risultati spesso arrivavano, ma dopo un pò, purtroppo, i ragazzi perdevano il piacere di giocare, e mollavano il tennis.
Un esercizio che può consentire di far apprezzare e gestire il peso del punto è quello di far giocare games a partire dal 30 pari. In questi casi ogni punto risulta importante. Il segreto starà, quindi, nel ricreare in allenamento le tensioni tipiche del match ufficiale. Il lavoro da svolgere sarà quello che consentirà di sviluppare la capacità di riconoscere e predisporsi ad affrontare situazioni comunque importanti, non sottovalutando, ripeto, che ogni 15 ha la sua importanza. Se, malauguratamente, dovessi in partita ritrovarmi in preda all'ansia, in quel momento è assolutamente consigliabile fermarsi, respirare profondamente e convincersi che quel punto che mi sto apprestando a giocare ha la stessa importanza di tutti gli altri giocati fino ad allora. Non è facile. Perdonatemi però la banalità, ma vincere un punto è sempre e comunque meglio anziché perderlo: e allora impariamo a costruirci la vittoria punto dopo punto, game dopo game, anziché attendere le fasi finali dell'incontro per impegnarci al massimo.
Un'attenzione particolare potrebbe essere rivolta all'approfondimento dei motivi di queste ansie, ma non è questa la sede per affrontare tali problematiche. Certamente non sono da sottovalutare situazioni che gli allenatori o i genitori possano creare nei tennisti, creando loro pressioni con eccessive attenzioni o aspettative. Un consiglio, in conclusione: ricordiamoci che non impegnarsi al massimo significa perdere qualcosa, ma soprattutto significa dare la possibilità al nostro avversario di vincere qualcosa. Vedendola in questa prospettiva forse non sempre è conveniente agevolare il successo del nostro avversario…

Giuseppe Giordano

NON SEI ANCORA ABILITATO PER COMMENTARE POST SU QUESTO SITO, MA SE DESIDERI FARLO, EFFETTUA PRIMA LA REGISTRAZIONE AL SITO.
IN SEGUITO RICEVERAI UNA NOTIFICA VIA E-MAIL CON LA TUA USERNAME E LA PASSWORD PER EFFETTUARE IL LOGIN.
QUINDI POTRAI COMMENTARE I POST DI GIORDANO SCFM. OGNI TUO COMMENTO SARÀ BEN ACCETTO!

FORTEMENTE SPORT

Questo sito vuole trattare argomenti relativi allo Sport, al Coaching, alla Forza Mentale, al benessere fisico, con l’auspicio di favorire lo scambio di idee, di opinioni tra esperti, tra genitori, tra sportivi e appassionati, e fornire ausilio a chi esperto ancora non lo è ma ha il piacere e il coraggio di rappresentare i propri dubbi e formulare quesiti.

  • FORTEMENTE SPORT
  • Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.