È da un po' di tempo che si sente sempre più parlare di Mental Coaching e dei suoi "miracoli", ma al tempo stesso sono davvero tanti i significati che vengono attribuiti a questa attività…
Il Mental Coach viene spesso descritto come colui che "cura" problemi mentali, o che "manipola" il suo allievo, o che sa "trasformare" il gattino in una tigre, e così via…
Ma effettivamente in cosa consiste il Mental Coaching?
Chi è e cosa fa il Mental Coach?
Mi permetto di fornire una descrizione che, secondo me, identifica il ruolo del Mental Coach:
È colui che riesce a consentire al suo "allievo" (o meglio a colui con cui ha deciso di intraprendere un percorso di crescita) di imparare a conoscersi, ad accettarsi, ad accettare di modificare alcuni propri aspetti, a riconoscere i propri limiti, ma anche a scoprire proprie doti (spesso inaspettate e sconosciute) e lavorare per esaltare queste ultime.
Tutto questo prevede un percorso tutt'altro che breve, nel quale il Mental Coach ha l'obbligo di conoscere il suo assistito, scoprirne le caratteristiche, soprattutto quelle meno evidenti, e con lui predisporre obiettivi, traguardi, successi, sacrifici, impegni e tanto lavoro, finalizzati a migliorare innanzitutto il rapporto con se stessi, per poter esprimere tutto il proprio potenziale.
Questo ruolo distingue certamente il Mental Coach dallo Psicologo dello Sport, laureato in Medicina e Chirurgia e Specializzato in Psichiatria (unico abilitato alla prescrizione di psicofarmaci) o in Psicologia (iscritto all'Albo degli Psicologi), avendo una formazione ed un'esperienza differenti da quella del Mental Coach, interviene, spesso con un approccio più clinico, soprattutto su soggetti in cui si rende necessario un intervento specifico (a volte proprio su indicazione del Mental Coach o del Tecnico che intravedono nell'atleta situazioni per le quali riconoscono indispensabile l'intervento di uno specialista), al fine di approfondire problemi di natura patologica e consentire un recupero del migliore equilibrio psicologico.
Ancora diverso è poi il ruolo del Motivatore, anch'egli a volte confuso con il Mental Coach, che ha come scopo quello di ricercare le motivazioni con cui dare la carica al proprio allievo per fornire una prestazione che lo porti ad esprimere il meglio di sé.